ARTISTA
JENNIFER WHITE KURI
STATI UNITI
ARTIST STATEMENT
IT’S GOOD TO BE HER(E),
Biennale Arte Dolomiti 2018 Archival Ink Limited Edition Print
Property of the artist
WE ARE HER(E),
Biennale Arte Dolomiti 2016 Archival Ink Limited Edition Print
Property of the artist
Global Women Project
Limited Edition Book of 25 copies with Print signed and numbered by the artist Hardbound with Clamshell Book
Il libro GWP pubblicato in 2016, ha signi cato il culmine di un progetto di dieci anni che celebra alcune fra le donne più autorevoli del mondo. Tale libro fu in mostra alla prima Biennale Arte Dolomiti con una limitata edizione in tema intitolata “WE ARE HER(E)” che simbolizza in metafora gli eccezionali traguardi raggiunti dalle donne di GWP.
La metafora continua nella seconda Biennale 2018 con la leggenda della catena montuosa delle Dolomiti, nominata Rosengarten per la sua ‘alpenglow’, un fenomeno in cui le cime delle montagne assumono un colore rossastro, visibile solo all’alba e al tramonto. Ci si riferisce a questa leggenda nella seconda edizione a stampa limitata “IT’S GOOD TO BE HER(E)” nella quale si raf gurano le rose. Tale inspirazione viene evocata dalla leggenda del Re dei Nani Laurino che aveva coltivato un magni co roseto proprio tra queste montagne. In un momento drammatico di questa leggenda, il re, credendo di essere stato tradito dal suo amato roseto, lo maledisse facendo sì che la sua bellezza non potesse mai più essere vista dagli occhi umani né di giorno né di notte.
La maledizione aveva notoriamente trascurato le ore dell’alba e del crepuscolo ed è proprio in queste ore – magico momento di “fratellanza” tra notte e giorno – tempo epifania dell’alpenglow, in cui ancor oggi si può magicamente cogliere i colore del abesco roseto. La metafora del roseto in montagna, con il suo essere qualcosa di meraviglioso e misterioso, ispira ed è alla base del tema della biennale di quest’anno.
Il riferimento della stessa leggenda al essere in e tra lo spazio e il tempo enfatizza l’idea e la metafora degli “interstizi” come spazi di con ne. Gli spazi di con ne, luoghi cruciali di transizioni, sono schermati e sopravvivono agli effetti delle maledizioni – permettendo nello stesso tempo di essere attraversati e consentendo di originare ri essioni e pensieri generatrici di creazioni straordinarie per originalità e signi cato. Lo “spazio interstiziale” assume così interesse tanto che è stato analizzato ed esplorato da diversi loso e scrittori (scrittori interstiziali). Questa biennale accoglie opere d’arte che indagano e ricercano la comprensione e la discussione inerente il tema degli “spazi interstiziali”.
“IT’S GOOD TO BE HER(E)” e’ presentato dal Global Women Project ancora in corso – un ciclo in evoluzione di ritratti multimedia di donne creato da Jennifer White Kuri, la quale ha lavorato per migliorare il loro ambiente sico, sociale e politico.
Lo straordinario fenomeno ‘alpenglow’ delle Dolomiti e i loro “spazi interstiziali”, sono la metafora per raggiungere il con ne di nuove idee, l’essenza dell’arte di Jennifer KuriGlobal Women Project.
Jennifer White Kuri
Special Thanks to J. Kuri Film Director