Ali Ibrahim Öcal ha realizzato un’ installazione con oggetti impilati, composta da centinaia di rami di alberi e pale metalliche, costruite in accordanza con le condizioni dello spazio esterno. Sono entrambi reali e funzionali. Tutte queste maniglie sono state trovate sul terreno della foresta; sono rami morti che hanno interrotto le tempeste o fenomeni naturali simili. Sono abbondanti, però ben posizionati nell’ambiente naturale.

Nell’installazione, la funzione della pala è suggerito: la pala è un oggetto dritto usato come uno strumento progettato in accordo con l’anatomia umana non funzionale.

Per de nizione, tutto ciò che nella natura non è stato toccato e modi cato dall’umanità è chiamato ‘fattore naturale’. Oggi non c’è quasi nulla che non sia stato soggetto all’intervento umano, quindi, ciò che è naturale sta scomparendo.

Questa pala fa porre le seguenti domande: Quanto e’ funzionale questa pala prodotta in una forma storta a differenza delle normali pale, per la persona che usa questa pala per lavorare il terreno? Osservando questi oggetti simili alla pala, sentendo la sua differenza e forse non potendo relazionarsi con questi oggetti, non ci viene il dubbio che l’impugnatura di una vera pala sia fatta di legno o qualcosa di simile. Ma c’è una forma selvaggia, che è diversa da un manico della pala ‘domata’. Come si ottiene una pala che è uscita dalla sua vera de nizione? Non e’, per caso, la pala funzionale per l’individuo che ha compiuto il passaggio dalla società agricola alla società industriale? L’ essere umano e’ in collegamento con alberi e piante; ma come è la relazione di una persona con le pale e strumenti simili che sono prodotti dagli esseri umani? Sapevamo cosa volevamo dal suolo, dalla realtà di questa connessione?

D’altra parte, il numero di badili che possono essere utilizzati per qualsiasi attività è uno. Non è possibile utilizzare più di una pala contemporaneamente per guadagnare velocità e scavare più velocemente. Quando la funzione di uno strumento è messo in questione, a volte la qualità è più importante della quantità. Una persona può utilizzare una pala e provare a utilizzare gli oggetti in questa installazione. Il pubblico si estranea. La pala non è una pala, ma dal momento che il ramo rimane nella sua forma naturale senza l’intervento umano, continua ad essere un ramo. È unico come l’essere umano che ha la capacità di tenerlo.

La pala è costituita da una piastra metallica ad un’estremità e da un ramo morto di un albero. Per quanto riguarda i manici delle pale nell’installazione, sono dei rami storti, parti di un albero. Quindi, queste pale devono essere costruite mediante l’installazione. Il pubblico dovrebbe mettere in discussione le conoscenze e le de nizioni memorizzate, nonché il suo rapporto con la natura. Gli spettatori dovrebbero cercare di stabilire una relazione con l’installazione attraverso estraniamenti e punti interrogativi. “Untitled” offre al pubblico una nuova proposta sulla sua comunicazione con la natura, il suo rapporto con gli oggetti della vita quotidiana e la realtà.

BA 1999-2003
BA Fine Arts Painitng, Faculty of Fine Arts, S.Demirel University