La tecnica Automatizzata è diventata una rivelazione per me quando ho iniziato ad annotare i segni della mia mente interiore su tela e carta. Cominciai a chiedermi se lo spettatore potesse effettivamente psicanalizzare le opere stesse ed effettivamente “leggermi nella mente”. Questa sicuramente è una possibilità; ma quando ho iniziato a esporre i miei lavori, ho notato che stava accadendo qualcos’altro. Molti spettatori iniziarono a vedere diverse interpretazioni di ciò che facevo del mio lavoro.

Un esempio di questo è quando associ forme mentre guardi le nuvole. Appro tto di questo fenomeno nella speranza che le mie opere, che per me sono una manifestazione del mio inconscio, possano funzionare come uno specchio per gli spettatori inconsci. Forse le mie opere possono servire allo spettatore per capire come funziona la propria mente, come si muove e cosa ci si sceglie di vedere.

La mia opera d’arte cambia mentre gli spettatori notano i cambiamenti prospettici e quindi possono comportarsi come uno specchio per la mente e l’immaginazione interiore degli spettatori stessi. È un tentativo di collegare le persone all’opera d’arte, in un modo per vedere se stessi, attraverso l’uso del mio subconscio nel tuo subconscio.